Vaccini: perché non ci si capisce?
Milano, 20 ottobre 2015
COMUNICATO STAMPA
Vaccini: perché non ci si capisce?
Secondo gli esperti di ASSET, progetto europeo finalizzato a sviluppare un piano di azione in preparazione alle malattie infettive, la disputa sui vaccini non è solo una questione di informazione. Il preoccupante calo delle coperture vaccinali in Italia denunciato dall’Istituto superiore di sanità, in parallelo a una sempre più diffusa sfiducia nei confronti della sicurezza e dell’efficacia delle vaccinazioni, non dipende dal fatto che i genitori siano oggi meno informati di dieci anni fa, anzi. Nel dibattito in corso il pubblico è sommerso di informazioni contrastanti in cui però è difficile talvolta distinguere i fatti dalle opinioni.
“Certamente è fondamentale ribadire i fatti accertati” precisa Eva Benelli, giornalista ed esperta di comunicazione del rischio di Zadig, che partecipa al progetto, “e cioè che l’idea di un legame tra vaccinazioni e autismo è frutto di una frode riconosciuta e conclamata, che i vaccini sono i più sicuri tra tutti i farmaci in commercio, che le malattie da cui proteggono rappresentano ancora una possibile minaccia, che il sistema immunitario di un bambino non è affatto messo alla prova dalle vaccinazioni, e così via. Ma tutto questo non basta. Occorre capire i meccanismi emotivi e cognitivi profondi che lasciano comunque i genitori incerti, anche quando vengono forniti loro tutti questi elementi”.
Le teorie di comunicazione del rischio, a questo proposito, insegnano molte cose: “Per esempio che il rischio ‘naturale’, connesso a una malattia, sia considerato più accettabile di quello ‘artificiale’ legato a un vaccino, indipendentemente dal fatto che, in termini probabilistici, i loro ordini di grandezza non siano comparabili e il rischio considerato ‘naturale’ sia molto maggiore dell’altro” prosegue Benelli, che aggiunge: “Ci sono anche altri errori cognitivi in cui è facile incappare, per esempio quando si attribuisce un rapporto di causa ed effetto a due eventi successivi nel tempo, come la vaccinazione e la manifestazione di alcuni disturbi, che invece possono coincidere casualmente in quel momento ma essere dovuti a cause completamente diverse”.
Occorre quindi ascoltare con rispetto e comprensione i timori dei genitori, capire i loro dubbi, condividere il desiderio di garantire il meglio per i loro bambini e, rinunciando a un atteggiamento di superiorità, aiutarli a capire come possono essere ingannati, o ingannarsi da soli.
Per approfondire questi temi
http://www.asset-scienceinsociety.eu/
UFFICIO STAMPA ASSET
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